Addio mia bella zia
In una villa agiata nella campagna toscana, posta al centro di una vasta tenuta mezzadrile, lo scorrere monotono del tempo viene bruscamente interrotto dal matrimonio del maturo capofamiglia. Il fatto inatteso, dà origine ad una trama sentimentale che rischia di far germinare uno scabroso triangolo affettivo e che costringerà il giovane Saverio Pinacci ad allontanarsi da casa per tornare sui banchi dell’università. Nel clima infocato delle prime agitazioni studentesche il ragazzo si accenderà di passione patriottica che dall’osteria del Moro, scomposta e allegra palestra senese di ideali giovanili, lo porterà nel Lombardo-Veneto insieme a qualche centinaio di studenti volontari provenienti da ogni parte della Toscana. Combatterà sui campi di battaglia di Curtatone e di Montanara sempre inseguito dal ricordo della sua travolgente passione per la bella zia Carlina. In un alternarsi di eventi drammatici, con altri decisamente più teneri e divertenti, Saverio, finalmente tornato a casa, vedrà concludersi la sua vicenda sentimentale ma, nello stesso momento, avvertirà lo sgradevole preannuncio dell’età più cosciente e noiosa che l’attende.
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