Io e il mondo
Michele Della Corte racconta la sua vita complessa, ricca, a tratti drammatica. La scrive perché i figli sappiano e trasmettano, perché i nipoti ricordino. Con grande consapevolezza del valore della memoria di un mondo totalmente mutato, il suo racconto prende inizio dalla vita nell’azienda agricola senese di famiglia e termina con la realizzazione del sogno di creare, nella facoltà di Medicina, una cattedra di Fisica rivolta ai medici, quella fisica che è alla base della ricerca medica e della pratica clinica. Sogno che si traduce in un’esperienza di avanguardia dentro una vita dedicata agli studi e alla ricerca. La sua storia, e quella via via della parentela e della famiglia, si svolge tra Siena e Firenze, dove il lavoro, la guerra, l’adesione alla Resistenza, crescono insieme col matrimonio e la nascita dei figli.
La vita di Della Corte si svolge all’insegna di una straordinaria, quasi travolgente energia. Il suo racconto tiene sempre conto del mondo intorno, è quasi polifonia del suo tempo, delle difficoltà, delle usanze, del coraggio di essere coerenti. È con l’alluvione di Firenze del 1966 e l’impegno di tutta la famiglia per la città, con la morte della mamma a Siena, che la sua storia va sfumando dopo aver attraversato il Novecento.