Adesso basta!
Delicata e struggente, quest’opera racconta il cammino di una vocazione religiosa da un punto di vista particolare, quello di una bambina, che vi prenderà per mano e vi porterà su una strada bellissima piena di fiori e frutti gustosi, di gioia che si diffonderà naturalmente. Troverete anche pietre e spine, alcune volte buio e freddo sembreranno dominare la scena, ma la bambina ha imparato a cavarsela, a lasciarsi trasformare dalla speranza che la sprona a superare le difficoltà.
C’è un ritornello che accompagna spesso la crescita dei fanciulli e che la bambina si sente spesso ripetere: “Adesso basta!”. Per l’autrice queste parole, che le sono diventate familiari, hanno perso il senso di un obbligo imposto con un tono perentorio, per assumere piuttosto una levità che corrisponde al lasciar perdere, all’abbandonare quanto è diventato pesante, fuorviante. È anche un invito a mettersi in gioco. Un gioco equivalente all’esortazione evangelica a farsi piccoli. Vi è una forte introspezione psicologica, la sensibilità di percepire i moti del cuore e i turbamenti della piccola, accompagnando il racconto con poesie e con citazioni che spaziano dai Salmi a San Paolo, Jung, Mario Luzi, Edith Stein, Rita Levi Montalcini e con suggestivi disegni fatti a matita, tempere e acquerelli.
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