L’Abbadia dei meschieri
Impara l’arte e mettela da parte
Falegnami, barbieri, artigiani di ogni posto, minatori. I personaggi del paese di una volta, che ne segneranno l’autonomia culturale; un piccolo scrigno di memoria e umanità che riemerge dai ricordi. Un salto indietro nel tempo, in un passato che ha in sé un fascino tutto particolare, capace di suscitare i sentimenti più vari, di stimolare momenti di riflessione e, soprattutto, di trasmettere qualche utile insegnamento. Si parla delle attività artigianali, descritte minuziosamente e personalizzate con cognizione, si parla non solo di dedizione al lavoro, di spirito di sacrificio, di ruolo delle donne, d’imponente necessità di risparmio, di rispetto verso tutto ciò che dà sostentamento, di ingegno, di acume e di creatività, ma anche di teatro, di istituzioni, di importanti interventi ed infine di espansione del paese. Nel complesso, però, la realtà sociale del secolo scorso che viene presentata è una realtà ancora molto semplice, senza grandi ricchezze e senza nomi eccellenti, che, dopo aver superato i disastri di una guerra devastante, può finalmente aspirare a giorni migliori, lontani da quella miseria, che era invece stata la caratteristica dei precedenti decenni.
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