L’artista e il fruitore
Vademecum filosofico per distinguere un’opera d’arte da ciò che non lo è
Questo libro vuole rispondere a una domanda che molte persone si pongono quando si trovano di fronte a delle presunte opere d’arte, soprattutto di arte contemporanea, che suscitano a chi non è particolarmente esperto del settore un senso di smarrimento, quando non di sbigottimento: si tratta davvero di arte? In questo caso ognuno deve scegliere fra due alternative: o lasciarsi guidare dai giudizi critici sulle opere esposte nella mostra, oppure cercare di farsi un’opinione personale su quanto sta osservando. Per fare quest’ultima scelta, però, le persone spesso pensano di non possedere sufficienti strumenti concettuali, non si sentono preparate abbastanza, e quindi di solito preferiscono affidarsi ai giudizi preconfezionati dalla critica e vi si conformano inevitabilmente. Proprio per evitare questo conformismo del giudizio estetico ai pareri dei cosiddetti critici, il libro fornisce anche ai non specialisti una serie di strumenti utili per formarsi un giudizio personale sulle opere d’arte e sui differenti modi di intendere cosa è l’arte in generale, fino a formulare un breve vademecum per aiutare il lettore a stabilire come e su quali basi egli può sentirsi autorizzato a considerare un oggetto come un’opera d’arte oppure a non ritenerlo tale.
Parole chiave
Questo libro lo trovi anche in: Arte, Saggi
« Oscuri racconti etruschi | Cetona e i suoi antichi statuti »