Bozzonide
La storia che desidero narrare,
in verità, comincia quando ancora
il nostro amico Bozzone a regnare
non era stato designato. Allora
tutti i giorni egli stava a passeggiare
per il paëse o nella sua dimora
stava rinchiuso, a comporre quei carmi
che per le nostre orecchie son come armi.
Ma un dì la noia fu rotta dal bando
d’una giostra allestita di lì a poco.
Bozzone andava in giro passeggiando,
poi alzò gli occhi curiosi attorno al loco
e scorse un manifesto, immaginando
un premio, forse, letterario. Un fuoco
di passion presto nel suo cuor s’accese
e quel, già pieno di mille pretese,
incamminossi a larghi passi tosto.
Però s’accorse, andando più vicino,
che non di poësia era quello il posto,
ma di più alto motivo e più fino.
Non un guerriero all’altro in giostra opposto,
ma sfide a consumar cibarie fino
al crollare di tutti gli avversari:
un epico confronto senza pari.
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