Bruno Dominici 1920-1989
Pittura e partecipazione
Perché Bruno Dominici? Perché un volume per riportare all’attenzione del pubblico l’opera del grande pittore, vissuto tra il 1920 ed il 1989? La risposta è semplice. Perché la sua arte racconta le grandi trasformazioni della nostra società avvenute in quegli anni. Perché i suoi paesaggi mostrano le trasformazioni del nostro territorio. Perché i suoi lavoratori sono espressione della fatica della ricostruzione, della speranza di costruire un mondo migliore, dopo gli orrori della guerra. [...]
Ecco, è il momento di ricordare anche il Dominici promotore di cultura, divulgatore indefesso del bello pittorico. Nella seconda metà degli anni Sessanta, quando tornò a vivere stabilmente nella città natale, oltre a perfezionare il suo tratto ed ampliare la sua cifra artistica, si fece protagonista di iniziative volte ad innovare la vita del capoluogo, ricoprendo fino alla sua scomparsa la carica di presidente dell’Associazione Primavera Maremmana. Era la Grosseto aperta al vento ed ai forestieri, raccontata pochi anni prima da Bianciardi, la Grosseto che il pittore riuscì a proiettare in un’ottica non solo localistica. È importante, quindi, tramite le sue opere, raccontare come impegno culturale e pittura si fondessero e non fossero momenti separati, ma parti vive dello stesso progetto. Un’arte che contribuisse a proiettare Grosseto dal mondo rurale alla modernità. Questo il lascito più grande dell’artista alla sua città.
Dott. Andrea Bramerini
Presidente Pro Loco di Grosseto