Concetti e luoghi altri
Eterotopie del mondo finito
Un’intuizione creatrice è alla base di questo libro di Emanuela Fornari: l’intuizione per cui, per comprendere la struttura logica del mondo, occorre prendere definitivamente congedo dai modelli teleologici incentrati sulla temporalità progressiva (lineare o dialettica), per assumere un’ottica improntata alla spazialità. Solo in tal modo, per l’autrice, è possibile metter mano alla costruzione di una nuova costellazione di concetti filosofici in grado di fronteggiare le sfide delle trasformazioni globali oggi in corso. La posta in gioco di tale lavoro ri-costruttivo […] non è tuttavia riducibile a una mera riabilitazione dello spazio, ma reclama invece uno spostamento laterale, una deangolazione prospettica in grado di compiere una doppia operazione: assumere lo spazio nella sua caratterizzazione non solo topologica ma eterotopologica. La chiave d’accesso al nuovo ordine (o disordine) globale non può essere fornita dalla prospettiva di una spazialità uniforme, ma dalla prospettiva di una spazialità altra, non-omogenea ma qualitativamente connotata, in grado di dar conto delle soglie, delle linee d’ombra in cui hanno luogo le differenze e le dinamiche di metamorfosi, ossia di mutamento-di-forma, della struttura del mondo.
Parole chiave
Questo libro lo trovi anche in: Filosofia
« Il delitto vien mangiando | Don Luigi Rossi e il rifugio Sant’Anna »