De lo “Spedaletto” di Piano e altre storie
“… Li chiamano racconti, Serafini e Sani, ma è storia. Sembrano vicende minime, ma l’impegno di cronisti generosi e senza pudore (arrivano persino a rivelare tutte le loro fonti), di cacciatori di notizie e persone danno fiato magico a quasi cent’anni di solitudine (Marquez non potrà mai più protestare), soprattutto vissuti da una multiforme e mutevole classe dominante a spese di gente e luoghi che hanno come comun denominatore passioni e montagna …”.
Umberto Ottolenghi
“… Un lavoro questo da cui si attingono notizie di fatti insospettati, a volte curiosi volti al fine di una conoscenza assai particolareggiata anche degli angoli più nascosti e polverosi della nostra storia negli anni che vanno dalla fine del diciannovesimo secolo agli inizi del seguente, quando la comunità pianese era governata dai suoi notabili le cui genealogie sono documentate nelle note preziose ed esaustive accanto a personaggi meno noti che pure per le loro virtù civiche hanno dato lustro e un significativo prestigio a questo borgo montano …”.
Maria Luisa Picconi Gabbrielli
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