Erbe di Val d’Orcia
Augusto De Bellis ripropone questa edizione delle Erbe di Val d’Orcia dopo aver trattato con rara competenza temi di tradizioni locali, di usi alimentari e curativi delle piante, nei volumetti: il cacio pecorino (1982) e Uomini e piante dell’Amiata (1986) per gli Editori del Grifo.
Sempre più il suo lavoro si delinea come una rara occasione offerta, sia al viaggiatore distratto che all’osservatore attento, d’avvicinarsi al mondo delle piante. Non si tratta infatti né di un semplice repertorio floristico, né d’un compendio di ricette pratiche.
Le piante, osservate nel loro ambiente, riportano all’uso alimentare e medicinale, fatto nel passato, quando il rapporto con queste presupponeva, insieme a una utilizzazione, il rispetto sia del loro habitat che dei cicli vitali.
Ricorre spesso in queste pagine il ricordo d’un ambiente ormai perduto e di piante di conseguenza divenute rare. Antiche pratiche e terminologia moderna permettono al lettore di ravvisare le magiche virtù del mondo vegetale.
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