Fantasmi nella vigna
Un verde quasi tinto di giallo
Quante volte ci è capitato di essere attratti e affascinati da un fatto misterioso cui non riusciamo a dare una spiegazione razionale?
Talvolta quel mistero inspiegabile ci proietta in una dimensione surreale fino al limite dell’immaginazione. Allora tutto ci appare impenetrabile, perché fuori dalla nostra portata e ci tormenta, ci angustia, ci stravolge l’esistenza.
E più non riusciamo a trovare una situazione legata al nostro bagaglio di conoscenze, più siamo proiettati ad individuare responsabilità “invisibili”, quasi a scaricarci del vuoto di spiegazioni che ci fa paura e ci inquieta. Perché come scriveva Carlo Cassola, “C’è pieno di cose invisibili…”, e questo può darci misura di quanto l’uomo, in ogni epoca, si sia trovato a fare i conti con la quotidiana invisibilità delle cose. E allora qual è il comportamento? Quali le reazioni?
Il racconto, ambientato nel mondo agricolo amiatino del secondo dopoguerra, cerca di presentare questi particolari aspetti della vita quotidiana visti e raccontati dagli occhi di un bambino.
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Questo libro lo trovi anche in: Gialli, Narrativa
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