Galileo e Bellarmino
Lettura moderna di una disputa antica
La storiografia contemporanea, permeata di anacronistico laicismo, continua nell’asserzione, diventata un volgare luogo comune, che il Bellarmino sia stato uno dei responsabili della condanna di Galileo anche recentemente, in occasione del centenario di Giordano Bruno, si è insistito sull’oscurantismo della Chiesa nei riguardi della scienza, del progresso, della libertà.
Un contributo, volutamente e solo apparentemente semplice, alla dimostrazione della falsità dell’accusa contro Bellarmino, c’è offerto da un libro di Remigio Presenti, che raccoglie articoli pubblicati, in circa un ventennio (dal 1983), sull’Araldo Poliziano.
L’autore, sacerdote e professore di liceo, ha rinunciato al tono vistosamente erudito e accademico, preferendone uno giornalistico, ma non per questo superficiale, consapevole di rivolgersi ad un pubblico indifferenziato e in gran parte prevenuto contro un Santo come quello di Montepulciano; un pubblico da secoli abitano ad accettare il luogo comune della responsabilità del Bellarmino nella condanna di Galileo, condanna peraltro avvenuta ben dodici anni dopo la morte di Bellarmino stesso. (…)
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