Guardandomi intorno
Satire e nostalgie
Dalla sua piazza, la piazza Giuseppe Garibaldi di Cetona, Giorgio Doricchi “si guarda intorno”. E riflette sul tempo che passa e sulle cose che cambiano, spaziando, senza farsi troppi problemi, dai ricordi di anni cruciali (primi tra tutti quel Quarantaquattro e quel Quarantacinque quando la guerra passò con tutta la sua ferocia da queste parti, e incrudelì la gente) ai giorni nostri, dall’umanità indigena e forestiera che circola per il suo bel paese alle vicende del Bel Paese che ha per nome Italia via via fino alle grandi tragedie del mondo, e agli interrogativi che si trascinano appresso, spesso così angosciosi per il futuro nostro e soprattutto dei figli e dei nipoti, da farci tappare occhi e orecchie pur di non porceli.
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