Il mare dell’Argentario
Ci sono molte maniere di “cogliere l’attimo”. Di fissare un momento per consegnarlo alla propria memoria. La fotografia è forse il mezzo più immediato, ma non è così prossimo all’essenza di uno sguardo in profondità come invece sa essere la pittura.
Negli acquerelli trepidanti di Schiano si avverte il moto del mare che sfiora e schiaffeggia gli scogli; si sente il calore del sole sulle pietre che sale nell’azzurro.
Si sentono le voci allegre che vanno incontro alla vita, in questa nostra terra bellissima, che Ardito ritrae con l’amore e il talento di cui è capace.
Arturo Cerulli
Parole chiave
Questo libro lo trovi anche in: Argentario
« Nel nome le cose | Castel del Piano al tempo di Guidoriccio »