Il regno ecologico di Dio
Per una lettura post-umanista del libro dei Salmi
Con lettura post-umanista dei Salmi non intendiamo la cancellazione dell’umano né tanto meno la promozione di una cultura che dichiara la sua morte e il suo superamento. Ci riferiamo più semplicemente a un urgente e necessario ridimensionamento dell’umano che oggi, in quanto categoria che ha oscurato o assorbito tutte le altre, è all’origine non solo della crisi ambientale ma anche del problema multiculturale in quanto l’umano valorizzato ed eretto a criterio unico di tutto ciò che oggi ha valore, è in realtà un tipo di umano ben specifico: l’umano occidentale, l’umano dell’emisfero Nord e quello delle sue ramificazioni. Questo profilo umano dell’efficienza, della prestazione e della crescita a oltranza, in una parola, l’antropocene, andando oltre ai limiti naturali della vita, ha necessariamente invaso lo spazio e l’identità di enti come la natura, che non riesce più a guardare nella loro alterità e unicità e quindi li riduce, con prepotenza e spavalderia, a semplice riflesso e prolungamento di sé stesso.
Parole chiave
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