La grande storia del Palio Marinaro di Castiglione della Pescaia
Nascita, evoluzione, aneddoti, tradizione, feste di paese
Questo ricchissimo volume di storia e immagini di Castiglione della Pescaia rappresenta per me un tuffo nel passato. Anzi nel periodo più bello della mia infanzia e delle mie giornate. In effetti dagli anni Cinquanta in poi ogni anno ho trascorso con la mia famiglia i mesi estivi in quello che ho sempre considerato il paese più bello e più espressivo della Maremma grossetana.
Siccome non è vero che i turisti vanno e vengono e non si rendono conto della storia dei luoghi, delle vicende di un passato plurisecolare e degli infiniti “segni” che il tempo ha lasciato impressi nel paesaggio e negli insediamenti, mi sono appassionato della storia di Castiglione della Pescaia, tanto che con i miei colleghi maremmani ne abbiamo fatto un oggetto di studio e di ricerca. I miei colleghi sono più di me, veri maremmani. Leonardo Rombai, nativo di Tirli, docente di Geografia e cartografia storica all’Università di Firenze, e mio collega, e Danilo Barsanti, nativo di Castiglione della Pescaia, e poi docente di Storia moderna all’Università di Pisa. Lo voglio ricordare, l’allievo e amico Danilo Barsanti, perché giovanissimo laureato alla Scuola Normale Superiore di Pisa, scrisse quella che si può considerare la prima grande monografia nella storia di Castiglione della Pescaia. Il libro, pubblicato da una importante casa editrice fiorentina, si intitola: Castiglione della Pescaia e Storia di una comunità dal XVI al XIX secolo (Firenze, Sansoni, 1984). Nel saggio introduttivo all’importante lavoro di Danilo Barsanti ricordavo che questo libro era la testimonianza più ricca e documentata, che la Maremma non era come il Far West, non era una terra senza storia, ma una terra ricca, anzi ricchissima di storia e Castiglione della Pescaia ne era una, se non la massima, espressione.
Questo lavoro che parte dal periodo etrusco-romano per arrivare ai tempi più recenti delle bonifiche del Novecento e all’esplosione del turismo di massa che, come inevitabile, ha in parte sconvolto il ricco e straordinario ecosistema di un borgo fortificato in alto e un porto antico più in basso, posto tra le “acque salse” del mare e le “acque dolci” del padule.
Una storia davvero affascinante che questo libro racconta non solo con saggi di storia, ma con immagini bellissime che esaltano il folclore di un paese di pescatori e di persone forti e ridenti, maschi e femmine, che quella tradizione hanno saputo interpretare con l’antica tradizione del Palio Marinaro.
Grazie, solo questo posso dire ai due autori Enrico Giovannelli e Giancarlo Farnetani che ci hanno regalato un libro che interpreta il sentimento più intimo e popolare di un paese come Castiglione della Pescaia. Un paese che nonostante le trasformazioni del nostro tempo è riuscito a conservare la sua anima antica legata al mare.
Zeffiro Ciuffoletti
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