La questione dei borghi/paesi
Se oggi, nel pieno di una crisi demografica profonda e dopo anni di paura pandemica e ora di crisi economica, ma anche di rivoluzione tecnologica sconvolgente, si riscopre che la vita o le vacanze in questi centri, paesi e territori della provincia italiana sono più rilassanti, o più economiche, non si tratta solo di marketing. Sebbene il marketing c’entri anche lui. Del resto che il “piccolo” sia bello, sostenibile, pittoresco, rilassante ecc. può essere vero, come può essere che oggi stia crescendo un “rifiuto della complessità” tipica degli ambienti metropolitani, ma anche di ogni aspetto della vita sociale ed economica investito dalla rivoluzione digitale. Che poi a tutto questo si aggiunga il mito del ritorno alla “piccola patria” non può sorprendere, pensando ai milioni e milioni di italiani che hanno lasciato i loro paesi natali per cercare lavoro nelle città. Oggi a tutto questo si aggiunge di sicuro il disagio per il continuo allarme pandemico, climatico e, ormai, anche economico. Persino lo smart working può servire.
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