La Regina di Saba e le donne sabee
Nello Yemen del I millennio a.C. si sviluppò una grande civiltà costituita da diversi regni che, stanziati in oasi lussureggianti, fecero la loro fortuna grazie alla ‘via dell’incenso’. La loro potenza fu così grande che il territorio divenne sinonimo di ricchezza oltre ogni immaginazione, tanto da meritarsi il nome di Arabia Felice.
Qui ebbe origine il regno di Saba e il mito della sua regina, che evocano immagini di aromi profumati e vaste distese di deserti dorati. L’anonima regina è diventata parte di storie popolari dell’Arabia e dell’Africa, ma gran parte della sua leggenda riconduce ai testi sacri: è menzionata nella Bibbia, ma il suo nome non è rivelato; viene citata nel Corano e in racconti arabi con il nome di Bilqîs; in Etiopia è conosciuta come Makeda, regina del sud.
Non avendo l’archeologia dato ancora risposte in merito alla veridicità del mito, attraverso la documentazione epigrafica e le arti figurative ci siamo immaginati come avrebbe potuto essere una donna sabea e quale ruolo avrebbe potuto occupare nella società.