La terra delle donne
Luciana, memoria critica, testimone partecipe e acuto del brusco tramonto della civiltà contadina, di un mondo e una cultura millenari sepolti “vivi” dalla modernizzazione a tappe forzate. Anche stavolta ha un’invenzione sorprendente. Si fa voce, generosa e inconfondibile, degli ultimi senza-voce: le donne maremmane nella Riforma agraria degli anni Cinquanta. È una di loro: le ascolta con amore, ne vince reticenze e pudori arcaici, le spinge a raccontarsi, a raccontare cose che mai avevano trovato il coraggio di dire. A nessuno [...]. La piccola e orgogliosa contadina maremmana, coi suoi occhi vivissimi e la sua voce unica, sta sulla scena con la consumata maestria d’un antico cantastorie.
Dalla prefazione di Antonello Ricci