Le parole e le cose
Antonio Cariglia nei consigli comunali di Pistoia e Firenze (1956-1980)
La figura e l’opera di Antonio Cariglia, del quale nel 2024 ricorrono i cento anni dalla nascita, sono state oggetto negli ultimi tempi di un significativo recupero critico e biografico, con la pubblicazione, compreso questo, di tre rilevanti volumi (G. Magni, Cariglia, il laburista, Pistoia, Cultura e Società, 2024; S. Visciola, L’alternativa impossibile. L’idea socialdemocratica di Antonio Cariglia tra Italia ed Europa negli anni della prima Repubblica, Venezia, Marsilio, 2020.).
Il lavoro di Simone Fagioli, pubblicato dalla casa editrice Effigi e promosso dalla Fondazione Filippo Turati di Pistoia, fondata dallo stesso Cariglia negli anni Sessanta, ripercorre il percorso del leader socialdemocratico nei consigli comunali di Pistoia e di Firenze dagli anni Cinquanta alla fine degli anni Settanta, in un percorso complesso e ricco di spunti di ambito nazionale ed internazionale.
Se in qualche modo il periodo pistoiese è per Cariglia una “palestra” per mettere a punto la sua azione allo stesso tempo assistiamo rapidamente ad una crescita che lo porta nel consiglio comunale di Firenze ed alla Camera, oltre a rivestire ruoli di rilievo all’interno del PSDI e a Pistoia come Presidente dell’Istituto autonomo case popolari,che ha con Antonio un rilevante slancio, con la costruzione dell’insediamento satellite del Villaggio Belvedere, di notevole modernità.
Con un’accurata analisi dei documenti dei consigli comunali di Pistoia e di Firenze, antologizzando qui per la prima volta gran parte degli interventi di Cariglia, integrati da altro materiale, come interviste, estratti da convegni e dibattiti, riflessioni dello stesso Cariglia, ma anche con materiale iconografico e di confronto locale e nazionale, Fagioli offre un inquadramento il più completo possibile dell’attività locale di Cariglia, confrontata con quanto andava accedendo in Italia e Europa, in relazione anche alle altre forze politiche.
Ciò che emerge è un quadro netto e deciso di un politico di stampo internazionale, con le idee chiare, sempre in grado di analizzare i problemi di Pistoia e Firenze in un’ottica ampia e non localistica, promuovendo un maturo sviluppo dei territori.
Il lavoro di Fagioli, condotto con gli strumenti dell’antropologia politica, rinnova la biografia politica e umana di Cariglia, mostrandolo sul campo, in azione, con interventi anche molto critici, in momenti di scontro non solo politico, ma anche sociale, con problemi urgenti sempre in campo e anche vere e proprie emergenze, come l’alluvione di Firenze del 1966 o il rapimento Moro del 1978.
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