Le ricette al tempo della BCE
Manualetto semiserio di resistenza alimentare
Un altro libro di ricette! Ma se ne sentiva il bisogno? Forse no, ma queste sono veramente particolari, sia nella forma che nel contenuto. Gastronomicamente tutte fattibili e sperimentate, il divertente è leggerle: ironizzando sagacemente da buon toscano, l’autore stigmatizza certi comportamenti in cucina, dinamiche familiari e abitudini, talvolta in forma di microstorie, altre volte esprimendo aspre critiche a certe mode culinarie, usando una lingua tagliente come un buon coltello da arrosto, in qualche caso dissimulando a fatica una sottile vena malinconica che fa capolino, in un’alternanza di piccole emozioni che solo il compianto Enzo Jannacci ha saputo rendere in un’immagine altrettanto ironica e malinconica:
“Uno non può andare su e fare solo ridere, altrimenti la gente dice: questo è un pirla. Ma non può nemmeno andare su e fare solo piangere perché allora la gente dice: questo qui è ancora più pirla”.
Due libri in uno, dunque: un valido libro di ricette a bassissimo costo, che ai tempi in cui la quarta settimana del mese è tornata ad essere un problema possono fare anche comodo, presentate con l’ironia necessaria a non farne un dramma.
Approfondimenti e notizie
Parole chiave
Questo libro lo trovi anche in: Cucina
« Paesaggi industriali e patrimonio Unesco | Un viaggio nell’opera di Vittorio Campanella »