Livia all’improvviso
Si può raccontare l’indicibile a distanza di quarant’anni? Si può, se hai un’amica che è complemento di te e con la quale hai condiviso tutto, tranne quel segreto. Livia e Vittoria, amiche di vecchia data, partono per quel viaggio desiderato fin dall’adolescenza. Un pretesto per interrogarsi sul senso dell’amicizia e per raccontarsi. Ma solo Livia ha qualcosa di straordinario da confessare. Con una lingua ironica e asciutta che da sempre la caratterizza, fa riemergere il segreto custodito per due terzi della sua vita. Un racconto che si snoda giorno dopo giorno durante la vacanza a tappe; una ricostruzione certosina e brutale che rischiara il panorama del passato, rendendolo vivido e uniforme. È in quel loro dialogo ininterrotto, tenero e feroce, che Vittoria reinterpreta la storia tempestosa dell’amica. Riemergono i gesti dimenticati, le frasi non dette, l’affetto trattenuto, l’ombra lunga di certi eventi che si sono protratti per tutta la vita. Un passato che non è passato, ma che continua come trama perenne della sua esistenza.
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Recensione di Livia all’improvviso di Massimo Biliorsi
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