Manifesto della psicologia umanistica, esistenziale e transpersonale
Il Volume, a cura di Mauro Mastropaolo si esplica in quanto manifesto di un pensiero e come tale, parte da alcuni punti fermi a indice di valori imprescindibili da cui partire per comprendere il concetto contemporaneo di una materia di conoscenza, figlia della contemporaneità. Seguono poi una serie di postulati esplicativi a sostegno di tale pensiero e lo traducono nella propria area d’azione, nonchè nel significato profondo che assume in questo tempo. Nata negli anni ’60, la psicologia Umanistica, Esistenziale e Transpersonale si forma come un movimento di pensiero tutto aperto e improntato a comprendere oltre i precetti deterministici del comportamentismo e del pessimismo della psicoanalisi freudiana. Una conoscenza squisitamente scientifica ed oggettiva non può certo spegare o comprendere i moti dell’animo e del desidero tutto umano di interrogarsi sul significato della vita e dell’esesistere; l’oggettività diviene solo un cuscinetto a tampone, o uno schema imposto per tutelarsi dai propri dolori e dalle paure di ognuno, una certezza per difendersi dall’imprevedibile.
Come scrive Sheldon Kopp: “Nella sua ricerca di certezza e di scientificità, la psicologia contemporanea si è disfatta di gran parte della saggezza accumulata dall’uomo nel corso dei millenni, nella sua lotta per comprendere se stesso e avvicinarsi ai suoi simili.
Si è negato il valore dell’esperienza immediata di ciascuno, del suo incontro con la metafora, e si sono minimizzati fino a farli scomparire quegli interessi che più di ogni altro fanno dell’uomo un essere umano.
La psicologia contemporanea ha sacrificato l’interesse per la vita e per la crescita alla preoccupazione per la psicopatologia e i riflessi condizionati…
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