Maremma · Un amore proibito
In questo suo libro, in questo racconto che Maria Pia ci regala, dimenticando per un attimo la sua esperienza affannosa con Scientology, si sente il desiderio di stabilire un contatto emozionale, sentimentale, elettivo, con la terra in cui negli ultimi anni ha vissuto. Per riprendersi questa patente di Maremmana, a cui lei tanto tiene, Maria Pia sceglie la strada più idonea e coerente: quella del racconto orale, restituendo la giusta dignità a questa forma espressiva che per molti anni è stata l’unica praticata in Maremma. Nel racconto del buttero, la fiaba e il mito si mescolano alla cronaca con la stessa apparente felicità con cui la marchesa Letizia si innamora del giovane Peppe, un incontro elettivo appunto, che scantona le barriere sociali per mostrarci la spontanea nudità di un sentimento, così brusco e immotivato, eppure concreto.
Le onde circolari dalla narrazione orale, le ripetizioni linguistiche, gli intercalari rivivono in questo breve testo, allo stesso tempo aristocratico e proletario, senza nulla togliere alla ruvidezza della voce narrante, parafrasata con equilibrio dalla Gardini scrittrice.
Alessandro Angeli
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