Palazzo Sforza Cesarini a Santa Fiora
(…) Il palazzo dimora degli Sforza, testimonia in maniera evidente caratteristiche singolari nel territorio italiano e soprattutto in una posizione isolata come la montagna amiatina. Non si tratta infatti solo della dimora prestigiosa di una famiglia inserita tra le grandi casate europee: è il luogo dove la Comunità ha accesso per colloqui con i duchiconti in una forma più familiare e per manifestare direttamente specifiche esigenze. Davvero curioso è stato leggere della richiesta dei “giovani” santafioresi, nel ‘700, di utilizzare il salone del palazzo come teatro cittadino, richiesta accolta subito dai duchi, che poco dopo ristrutturano il palazzo stesso per ricavarvi un vero e proprio teatro (analogo al Teatro Argentina a Roma, finanziato dalla stessa famiglia).
(…) La cittadina e il palazzo diventarono luoghi di attività politica di Lorenzo Sforza Cesarini e del figlio Francesco, che partecipavano con determinazione alle nuove istituzioni parlamentari dello Stato italiano subito dopo l’unità, in qualità di fautori di riforme progressiste e laiche, come dimostra anche la corrispondenza con Massimo d’Azeglio.
Le alterne vicende economiche della casata si conclusero con il passaggio del palazzo, molto deteriorato, al Comune di Santa Fiora, che provvedè ad effettuarne il restauro. A partire dal 1985, il palazzo diventa sede del Comune.
Noi vogliamo oggi che tutti i cittadini siano consapevoli del grande valore di questo palazzo, che è loro patrimonio, e che questa antica dimora sforzesca sia sempre più parte vitale della Comunità.
Federico Balocchi
Sindaco di Santa Fiora
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