Parole senza capo né coda
Si parla del più e del meno. Riflessioni, domande e punti di domanda. Divagazioni dentro e fuori tema. Si discute, ci s’accolora, si sbraita sulle tematiche di sempre. È un ragionà terra terra: so’ commenti da bar, pettegolezzi via fésbuc. La casalinga di Voghera in queste pagine bislacche vive e osserva la modernità del moderno mondo coi piedi piantati per terra e ’l capo girato all’indietro: un’occhiata al cellulare e un occhio a un mondo che non c’è più.
“A chi non c’era come fai a faglielo vedé quel mondo lì? Che chiasso c’era… cittìni e ragazzetti di tutte l’età: chi giocava, chi mangiava, chi belava, chi faceva i malestri. E le donne: chi chiamava, chi berciava, chi passava su co’ la tavola del pane, chi co’ la sporta de la spesa, chi andava al pozzo, chi a governà le galline o ’l maiale, chi giù ’n chiesa a la funzione…”
“Mille mestieri mille botteghe mille rumori mille odori mille puzzi mille sapori. Mille le voci: chiasso di gente e di animali giù per quei vicoli quando ’l latte a lunga conVersazione ancora ’un c’era”.
La scontentezza e il lamento, qui pigliano corpo:
“Oddio che freddo… ’l termometro è d’un grado sott’a lo 0 mica nòccioli! e da domani dice venga quello siberiano…”
“Oiòia che afa… ’l tasso d’umidità e a le stelle! Se continua ’sto caldo, si sta freschi…”
Gli zingari, l’immigrati:
“Di rogne, noi Paese ci s’hanno già tante di nostro, ci manca anche l’Accoglienza, eppoi siamo tutti!”
Lo Sprèd, l’Imu… e l’Osa-Albegna dove la lasci?
In questo nostro mondo pieno di lustrini, chi oltre a guardà vede anche, capisce che il mezzo bicchiere è sempre più, pieno di vuoto: un vuoto da paura! Ma l’Amministratori del nostro Condominio lo vedono pieno: per Loro quel mezzo bicchiere è un’otre ricolma di voti che… che trasformano il vile metallo, in oro!
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