Per un pugno di terra
Un libro splendido, ponderoso senza presunzione, che ti obbliga a pensare. [...]
Francesco e Giuseppe si ingegnano a mettere insieme i pezzi, guardando attenti e cercando di non intervenire in quel laboratorio di etnologia creato quasi dal nulla e dedicato alla loro terra. Orologiai artigiani a districare e rimettere in moto i meccanismi, con cuore ed origini catto comunisti, che vorresti nascondere, straziato dalle contraddizioni e poi invece esplodono, tradendo sentimenti e delusioni più di prima. [...]
Umberto Ottolenghi
Parole chiave
Questo libro lo trovi anche in: Piancastagnaio
« Il Maggio cantato a Ribolla | Gavorrano alla fine del Medioevo »