Picari bastardi III

Vizi di famiglia

Firenze, metà giugno 1630, Mariotto Casadei, spadaccino dalle molte abilità, e il suo amico Giovanni Martinelli, giovane pittore di talento, decidono di lasciare la città prima che, a causa della pestilenza dilagante a Bologna, siano impediti gli ingressi e le uscite. Riparano a Montevarchi, zona non infetta, con i sodali Vannino e Gerarda, dove Stella, moglie di Mariotto e Paolino suo cognato, hanno una casa.
Appena arrivato Mariotto viene convocato dal Podestà, che conosce la sua abilitazione all’avvocatura ed anche l’abilità a risolvere misteri delittuosi. Lo incarica, con procedura d’urgenza, di svolgere ad interim la funzione di giudice nel tribunale: il giorno prima è deceduto l’anziano giudice che reggeva la carica.
A Mariotto viene detto che l’interinato non gli sarà gravoso: avvengono soprattutto delitti tra piccoli furfanti di strada, casi facili da giudicare. Non sarà così. Il giorno stesso, appena investito della toga, viene scoperto un delitto inusuale: il cadavere di una giovane donna nuda e priva di testa. Il successivo viene ucciso un Maestro di Schema all’interno della sua palestra. Casi a cui Mariotto si dedica con una serrata indagine non priva di pericoli.

Parole chiave

Questo libro lo trovi anche in: Narrativa

« Respect   |   Gli ultimi dell’anno »