Picasso · Ironie della forma
Maestro metamorfico come pochi, Pablo Picasso ha segnato l’arte del Novecento grazie alla sua straordinaria spregiudicatezza nel cambiare stili, tecniche e modalità operative. Dai primi dipinti cubisti al dramma sconvolgente delle Donne piangenti, l’artista ha intrapreso, nel corso di quasi un secolo di attività, un’incessante sperimentazione creativa, elaborando opere che, pur rimanendo immediatamente riconoscibili, assumono spesso le forme camaleontiche di un omaggio ai modelli del passato.
Attraverso l’analisi ravvicinata di un’ampia selezione di lavori del maestro spagnolo, questo studio offre una lettura avvincente e dettagliata del percorso di Picasso, esaminando con attenzione le sue sfide più significative in ambito pittorico, scultoreo e grafico. Al di là degli aneddoti che hanno costellato la biografia dell’artista, le sue opere vengono interpretate in base a considerazioni formulate dal maestro nell’arco della sua lunga quanto prolifica carriera.
L’immagine che emerge da queste pagine è quella di un Picasso riflessivo, oltre che brioso e brillante, imprevedibile ma pienamente conscio delle proprie scelte tanto sul piano pratico quanto concettuale. Un artista ludico e metodico, istrionico e combattivo, ma anche attento a valutare le implicazioni etiche del proprio operato. Un maestro serissimo nel considerare il dominio figurativo come un mezzo ineguagliabile per esplorare e reinterpretare – con disarmante ironia – il rapporto tra arte, percezione, esperienza e storia.
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