Roberto Ferretti

Sette anni di tradizioni, riti, eventi collettivi su La Nazione
La raccolta di scritti di Roberto Ferretti tratta da La Nazione comprende oltre 180 brevi testi che si svolgono nell’arco di sette anni con una frequenza rilevante, in media intorno ai 25 articoli per anno. Hanno ritmi diversi a seconda dei periodi. I temi sono legati alla Maremma e alle sue tradizioni: il Natale, la Befana, il Carnevale, il Maggio, la festa dei Morti, l’improvvisazione poetica. Per lo più eventi legati al ciclo dell’anno che vengono raccontati, analizzati, soppesati in una riflessione tesa a condividere quei mondi paesani e a criticare il mondo dei consumi, della concorrenza, degli affari e dell’egoismo. La cultura popolare gli è stata una buona compagnia per cercare di combattere la omologazione mediatica ed etica.
I testi hanno un forte tono narrativo e sono spesso racconti riferiti a leggende locali, per lo più ricostruite e poi analizzate. Sono sintetiche descrizioni di eventi e di riti con riferimenti e interpretazioni, descrizioni dense di senso, sature di valorizzazione di processi rituali, sopravvivenze attive nel presente ma legate ai tempi lunghi della vita umana sulla terra.
Lo stile narrativo della scrittura di Ferretti non deve stupire: il mondo della cultura popolare è complesso, frutto della storia delle classi subalterne, di incontri, di scambi culturali, di prestiti e appropriazioni, di sincretismi. E non inganni la brevità degli scritti, adeguata al ritmo veloce del quotidiano: la ricerca demologica prevede tempi lunghi, una preparazione complessa, uno spoglio attento dei documenti e della bibliografia, una relazione duratura e di profonda fiducia con gli interlocutori. Sta alla capacità di chi scrive, come ha fatto Ferretti, riuscire a sintetizzare nella brevità della mezza pagina del quotidiano, il significato di quanto egli stesso ricercava e interpretava.
Parole chiave
Questo libro lo trovi anche in: Maremma, Racconti popolari
