Santo Stefano I e il suo Ordine
Montemurlo e la sua Rocca
Con vero piacere accolgo l’invito a presentare quest’importante studio dall’interessantissimo titolo “Santo Stefano Papa e Martire e il suo Ordine, Montemurlo e la sua Rocca”. Innanzitutto l’Autore, il Prof. Alessio Varisco, Cavaliere al Merito della Repubblica Italiana, Ufficiale dell’Ordine Cavalleresco pro Merito Melitensi, Cavaliere di Merito del Sacro Militare Ordine Costantiniano di San Giorgio e Accademico di Marina dei Cavalieri di Santo Stefano, è uno dei massimi esperti di Ordini Militari, i suoi volumi sono nelle più importanti biblioteche nazionali ed universitarie (Firenze, Milano, Roma, Parigi, Berlino, Monaco, Gerusalemme, Cambridge, Oxford, Berkeley, Chicago, Harvard, Princeton, Stanford, Toronto e presso la Library of Congress di Washington) e degli Ordini Cavallereschi; tra i titoli da questi pubblicati per Effigi Edizioni di Arcidosso segnaliamo l’undicesimo testo della collana “Domus Templi” (oltre la metà discute dell’importanza della militia stefaniana, non ultimo un saggio sull’istituto delle Commende stefaniane stilato dalla Dr.ssa Chiara Benedetta Rita Varisco, giurista, insignita della Medaglia d’Argento dall’Istituzione dei Cavalieri di Santo Stefano) sulla storia della Toscana e, in particolare, sulle vicende che condussero alla costituzione di un Principato unitario affermato proprio a partire dalla vittoria di Montemurlo, a cui seguì l’ascesa di Cosimo I de’ Medici e vide addirittura suicidarsi lo Strozzi e condannare a morte gli altri “fuoriusciti” a seguito dell’espugnazione dalle Rocca in cui si erano asserragliati.Quest’ultimo testo va ad impreziosire la biblioteca dell’Istituzione dei Cavalieri di Santo Stefano ed auspichiamo possa essere accolto in numerose accademie e biblioteche nazionali in Italia e all’Estero, per dichiarare l’importanza non solo marinaresca della Sacra Militia stefaniana costituita dal Sommo Pontefice Pio IV e il cui gran magistero fu dato in perpetuum al “Dux Etruriae”. Il 2 agosto 1537 segnò l’escalation del grande condottiero e statista Cosimo, determinando un assetto non solo zonale, ma addirittura italiano, definendo la possibilità di creare un nuovo “Stato toscano” che aveva alla base un istituto cavalleresco per il riconoscimento della Nobiltà in tutta l’area delle due ex repubbliche di Firenze e Siena. La classe dirigente doveva, infatti, formarsi presso il Palazzo di Carovana, da cui il termine “Carovanieri”, attuale sede della Scuola Nazionale Superiore, dinanzi al Palazzo del Consiglio dei Dodici in Piazza dei Cavalieri fatta costruire appositamente dal Serenissimo primo Gran Maestro del Sacro Militare Ordine di Santo Stefano Papa e Martire affidando il progetto al grande architetto Giorgio Vasari che ricostruì l’antica Piazza delle Sette Vie; una vera e propria accademia politica per poter governare il “principato toscano”. Difatti, come ben sottolinea l’Autore, oltre alle arti marinaresche il Cavaliere stefaniano studiava anche la matematica, l’economia e persino la morale; insomma, un vero e proprio Nobile doveva apprendere le strategie di calcolo, di scherma, di combattimento, non solo per poter navigare, ma anche per amministrare un territorio e concorrere così ad una politica macroeconomica al servizio del Granducato e del loro Sovrano.
L’Opera è molto ben articolata, con un ottimo impianto bibliografico (tipico delle pubblicazioni scientifiche del Prof. Varisco), discute di Santo Stefano I Papa e Martire, del costituirsi dell’Ordine stefaniano in relazione alle vicende tutt’altro che zonali che portarono da quella conquista avvenuta nel giorno della Memoria Liturgica del santo papa martire alla costituzione di uno Stato nuovo, forse il più moderno del XVI secolo. Tale pubblicazione è molto sentita dalla comunità e da diversi altri enti, lo dimostra il patrocinio dell’Istituzione dei Cavalieri di Santo Stefano, che presiedo, del comune di Montemurlo, dell’Associazione Internazione Lions Club “Città Murate” e soprattutto è resa possibile alle stampe grazie all’impegno del club montemurlese ed in particolare al suo attuale Presidente, che crede nell’importanza della Cavalleria.
Auguriamo grandi e piene soddisfazioni al Professore che con quest’ulteriore Sua pubblicazione intende aggiungere una nuova e importante tessera per lo studio del Sacro Militare Ordine di Santo Stefano Papa e Martire di cui è oltre che Accademico di Marina un vero e profondo Cultore della Materia stefaniana.
Cav. Gr. Cr. Dr. UMBERTO ASCANI MENICUCCI, Presidente dell’Istituzione dei Cavalieri di Santo Stefano
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