Storia, arte e archeologia nella Grosseto di fine Ottocento al tempo del Regio Ispettore Barbini
Disegni e appunti autografi
Ai vari bibliotecari che si sono succeduti nella conduzione della Biblioteca Chelliana tra il 1860 ed il 1930 vanno comunque riconosciuti i meriti che spettano ai pionieri, capaci di appassionarsi all’incarico e non certo per ragioni venali. Molto spesso essi furono guidati più dal buon senso che da un vero progetto, tuttavia alcuni si mostrarono sensibili agli impulsi che giungevano dalla società, attenti ai cambiamenti culturali e politici e le loro azioni hanno concorso a qualificare e valorizzare l’istituzione in cui hanno operato.
Fra questi ci sono esempi altissimi e uno è rappresentato appunto da Agostino Barbini, del quale le due autrici di questo interessantissimo volume descrivono la vita e l’opera. Per chiunque si trovi, per qualsiasi ragione, dai motivi di studio alla pura curiosità, ad effettuare ricerche sulla Maremma e il suo territorio, la consultazione del fondo locale conservato presso la Biblioteca Chelliana rappresenta un passaggio imprescindibile e l’istituzione di questa particolare sezione si deve proprio a Barbini, figura di rilievo nel panorama culturale maremmano, che fu conservatore per il Museo e la Biblioteca, sotto la direzione di Giovanni Battista Ponticelli, dal 1873 alla sua morte nel 1902.
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