Storia di Elvio
e altri racconti di Resistenza
“La mattina del 15 giugno, quando la città fu liberata dai fascisti, tornò a casa la mattina presto, era stato fuori tutta la notte. Ci disse: sono tornato per salutare la mamma e tutta la famiglia; ho giurato per la seconda volta, questa volta ho giurato di difendere le nostre case; i tedeschi sono in ritirata verso l’Italia Settentrionale e dove passano fanno strage; così mi hanno detto i dirigenti dei partigiani. Alla mamma e poi anche a me ci scendevano le lacrime, ci avevamo fatto la bocca che Elvio aveva scampato la guerra e che era tornato sano e salvo, ora era di nuovo nel pericolo, ma non si poteva che essere d’accordo. Ci salutò, ci abbracciò e ci baciò. Sulla porta si girò ancora. Fu l’ultima volta che lo vedemmo vivo”.
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