TransHumance
Diario di una composizione unica al mondo
TransHumance. Un dispositivo poetico a risonanza multipla. Non uno spettacolo, ma una esperienza di vita, un’opera realizzata insieme. TransHumance, la parola evoca il viaggio transfrontaliero, il ciclo delle stagioni, l’unione tra l’uomo e la natura. Una parola, cui sottointendono una moltiplicità di significati, che designa la nozione di migrazione e di memoria, di mobilità e di trasversalità, di fermenti storici e antropologici nutriti da un obiettivo poetico e metaforico.
Tram-Humance, è umanità altra, quella di coloro che camminano per fare la strada insieme al di là delle frontiere che separano e che la costa mediterranea accomuna. Così seguendo un richiamo ancestrale, dall’altra parte delle Alpi cavalli ed uomini si sono messi in marcia, ma anche di qua altri uomini e cavalli si sono messi in marcia. Sono i Butteri della Maremma italiana, invitati d’onore di TransHumance. La Provenza li ha accolti tutti e li ha riuniti nel cammino verso Marsiglia per invitare la Natura a celebrare la Capitale europea della Cultura 2013.
Un cammino punteggiato da Animagliphes, disegnati da e con gli animali nel paesaggio, nei siti emblematici delle terre attraversate. Affreschi viventi legati alla terra e al cielo.
Il volo e le evoluzioni degli uccelli, si sono specchiati con il movimento delle mandrie, delle greggi e degli uomini ed hanno costituito l’immagine del paesaggio segnato e trasformato dal passaggio di TransHumance. Un cammino connotato anche da un canto che si è propagato e trasmesso sul territorio, nei borghi, nei paesi, di città in città, fino a Marsiglia. Una composizione ritmica modellata sulla marcia degli animali, concepita per essere cantata insieme dagli uomini erranti.
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