L’ultima estate

Ho la notte fonda e l’alba a galla
così che respiro buio e grido luce
mi piego in terra per spiccare in cielo
e sarò un sogno che t’ospiterà per sempre.
Con la fine di quell’ultima estate
sento il cuore che mi singhiozza
le lacrime da tener dentro
lucidano il mio occhio a battaglia
e fanno poeta la mia lingua.
Insegno al cuore l’arte del cucito
mi rammendo il dolore che apprendo
la ferita muta in cicatrice
come carne rinata vado in pasto
all’amore di me padre per te figlia.
La perdita si fa ricordo
perché non muoia finché vivo.
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