Un ricrionne che ci ingazzurriva
Storie in versi nel vernacolo di Monteargentario
Dialetto
Mi so’ permessa, paesani cari,
di dipingévvi micchi e un po’ ‘gnoranti
uguali a li corogli de la Giangia
che so’ duri, ma se uno li mangia
grumando a mucca pe’ mandalli giù
li sente boni e il duro nun c’è più…
Traduzione
Mi sono permessa, paesani cari,
di dipingervi rozzi e un po’ ignoranti
simili alle ciambelle della fornaia Giangia
che sono dure ma se uno le mangia
ruminando come le mucche per mandarle giù
le sente buone e il duro non c’è più…
Parole chiave
Questo libro lo trovi anche in: Porto Santo Stefano