Una preghiera mi portò lontano
Via dall’Argentario e ritorno
In questo romanzo avventuroso seguiamo le peripezie di Ridolfo, giovane contadino proveniente dall’entroterra toscano, alla conquista del proprio posto nel mondo. Dall’affetto per gli anziani e saggi nonni al primo amore per una fanciulla che ritroverà donna, sino alla passione prorompente per il mare, entità incontrollabile e piena di sorprese che gli cambierà il futuro più di quanto non immagini. Ridolfo sperimenta diverse vite: quella dello spensierato agricoltore, quella dell’abile artigiano del legno, quella del prigioniero di guerra e persino del gentiluomo turco. Siamo nel XVI secolo, in Maremma c’è la malaria, ma a Porto Santo Stefano, a Porto Ercole e lungo le coste dell’Argentario ci sono i turchi, che con le loro temibili galee portano scompiglio e distruzione.
Una storia attenta alla vita degli umili e sensibile alla bellezza della natura selvaggia, in cui si mescolano coloriti aneddoti storici a vicende del protagonista, che lungo il suo percorso incontrerà capitani di ventura, misteriosi eremiti e sanguinari guerrieri di una fede diversa dalla sua, sullo sfondo delle meravigliose cale del monte Argentario.
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