Valle d’Oro
C’è un angolo di Maremma, una piccola fascia di terra, una valle verde fatta di campi di grano, di olivi, di lecci e di querce, immersa fra colline di boschi, illuminata dal sole di giorno e dalle stelle di notte, abitata ancora da istrici, tassi, volpi, lepri, fagiani e cinghiali, chiamata Valle d’Oro. Il Giardino di Valle d’Oro.
Divisa fra i Comuni di Capalbio e Orbetello, la Valle d’Oro è stata studiata da specialisti archeologi e paesaggisti di Università italiane, inglesi e americane e ha visto il passaggio dell’uomo
fin dalla preistoria. Gli Etruschi dal VII sec a.C. hanno abitato la zona e lasciato segni delle loro tombe, qua e là ai piedi delle colline, seguiti poi dai Romani, a partire dal III sec. a.C. con la grande colonizzazione dell’Etruria.
Arrivati con la loro arte della agricoltura, la centuriazione, le fattorie, la tecnica della produzione del vino, i Romani, hanno lasciato il segno del loro passaggio nella Valle d’Oro. La villa di Settefinestre, la più famosa fra tutte, racconta ancora oggi dopo duemila anni, la storia di come si viveva allora e come la civilizzazione avesse raggiunto livelli di eccellenza.
E poi la villa delle Colonne con le sue torrette a circondare e limitare il territorio con maestà. E ancora i resti dell’acquedotto romano nell’area delle Forane e le tracce di altre ville, ancora tutte da scoprire, come indicato dai meravigliosi e sorprendenti segni fotografati dall’alto della villa delle Tombe nella zona del Prataccione.
Più tardi nel Medioevo, nel ’500 e poi fino all’età contemporanea, le varie dominazioni, dagli Aldobrandeschi allo Stato di Siena, dai Medici allo Stato dei Presidi, ai Lorena hanno portato
nella zona roccaforti, castelli e romitori, collegati da strade doganali, cosparse di fontanili dove il bestiame e gli animali selvaggi da sempre si sono mescolati nel verde intenso della più tipica campagna e macchia maremmana.
Questo libro di grandi immagini ci porta a scoprire questo posto meraviglioso e sconosciuto, mostrando la forza della natura e i ricordi del passaggio dell’uomo in esso contenute, accompagnati in questa visita dai brevi ma intensi aforismi di uno dei più noti scrittori e pensatori dell’antica Roma, quale Lucio Anneo Seneca.
Associazione Maremma Mare
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Fotografie di Andrea De Maria
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