Visti da dentro
Frammenti di vita in manicomio
“E mi no firmo”
La mattina del 16 Novembre 1961 Franco Basaglia assumeva la direzione dell’Ospedale Psichiatrico di Gorizia. Gli venne incontro l’ispettore capo Michele Pecorari che si curvò a salutarlo e gli porse il libro delle contenzioni effettuate il giorno precedente per la firma di autorizzazione.
Basaglia lo guardò con aria perplessa e interrogativa e dopo un indugio che ai presenti dovette sembrare un’eternità disse semplicemente: “e mi no firmo”.
Quel giorno iniziò la rivoluzione.
(dai ricordi di Antonio Slavich pubblicati postumi con il titolo: All’ombra dei ciliegi giapponesi
Edizioni alpha beta)
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Gino Civitelli ha lavorato come infermiere per 25 anni all’Ospedale psichiatrico San Niccolò ed ha insegnato per otto anni alla scuola per assistenti sociali a Viterbo fondata da Giovanni Jervis. Fra i fondatori di Psichiatria Democratica a Siena, partecipa alle esperienze alternative di Trieste con Franco Basaglia e di Arezzo con Agostino Pirella. È fra i promotori dell’esperienza del reparto Montemaggio e della Cooperativa Riuscita Sociale di cui è il primo presidente. Autore di numerose pubblicazioni di storia locale, sul movimento operaio e sulla Resistenza, della sua esperienza in Ospedale Psichiatrico ha pubblicato “Matti persi, matti ritrovati” e “Noi c’eravamo” insieme a Flores Ticci.
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